Io amo i sigari. Ho iniziato a fumare al liceo, anche se allora erano molto più economiche le sigarette; sceglievo quelle senza filtro perché ne sentivo di più il sapore, ma dopo qualche anno ne ho avuto disgusto e le ho abbandonate. Altra passione è la pipa, ma più che altro la fumo in inverno e ad anni alterni. I sigari, invece, mi accompagnano sempre. Non posso dire di essere un esperto, conosco le marche principali, ma non so distinguere tutte le sfumature di sapore come fanno i degustatori. Né mi interessa particolarmente: temo che un’attenzione spropositata a questi dettagli mi esponga al rischio di non godermi più una bella fumata in santa pace.
Riguardo all’aromatizzazione del sigaro, specifico oggetto di questo articolo, mi hanno suggerito un metodo un po’ laborioso che però mi ha dato risultati gradevoli, in quanto inumidisce senza bagnare. Ed è comunque un procedimento artigianale, non industriale come per i sigari al caffé/grappa/cioccolato ecc., i quali talvolta risultano piuttosto dolciastri (sebbene siano anche meno puzzolenti, un vantaggio per chi vuole fumare in compagnia).
A oggi ho sperimentato solo con Toscani Garibaldi, che in linea di massima hanno un sapore più leggero e quindi dovrebbero aromatizzarsi meglio. Forse anche i Classici vanno bene, ma eviterei assolutamente gli Extravecchi, con il loro retrogusto “marcio” che, comunque, a me non piace a prescindere. Altri tipi di sigari (come quelli nell’immagine puramente decorativa qua sopra) non li aromatizzerei.
Prendete un barattolo di vetro, ovviamente grande quanto basta per contenere il sigaro prescelto;
posizionate un “pressino” (cioé quel cerchio di plastica reticolata che serve a tenere i sottaceti sotto.. ehm, l’aceto) coi “piedini” sul fondo, a mo’ di tavolino;
versate un liquore a vostra scelta, massimo un dito, solo per coprire il fondo e senza sommergere il pressino;
poggiate il sigaro sul pressino e chiudete il barattolo;
lasciatelo chiuso a inumidirsi per una notte.
Così facendo, il sigaro si inumidirà e aggiungerà il sapore del liquore a quello del tabacco. Sarà meno facile da accendere, chiaro, ma dopo qualche tirata comincerà ad asciugarsi e conserverà l’aroma quasi fino alla fine.
Questo metodo ha perlomeno il pregio di aromatizzare in modo un po’ più uniforme il sigaro.
Attenzione però a non lasciarlo nel barattolo troppo a lungo, o finirà con l’infracidirsi del tutto.